La tipologia e la modalità di deposito di materiali come indici rilevatori della qualifica di rifiuto
Per qualificare correttamente un materiale come “rifiuto”, ai fini dell’irrogazione delle sanzioni per i reati ambientali, anche contravvenzionali, spetta all’interprete accertare l’intenzione del produttore/detentore di disfarsene vista l’inutilità della cosa, non più suscettibile di rispondere a ulteriori esigenze o interessi del suo detentore, tenendo conto della tipologia o delle modalità del deposito.
La Cassazione
Respingendo il ricorso, la Corte di Cassazione, Sezione III, con la Sentenza n. 29069 del 8 luglio 2015, ha confermato la condanna del legale rappresentante di una società per la violazione dell'art. 256 del Decreto Legislativo 152 del 2006, avendo abbandonato in modo incontrollato rifiuti speciali non pericolosi, costituiti da cabine telefoniche rimosse, pali telefonici in metallo rimossi dal loro originario luogo di impianto, fili e cabine elettriche, bombole di gas esaurite, pedane di legno, ferraglia, pneumatici in disuso, fresatura d'asfalto, bidoni di catrame, parti di veicoli in disuso, corrugati plastici e materiale bituminoso vario, su di un terreno, detenuto in regime di comodato, e senza aver adottato alcun accorgimento volto a evitare la contaminazione del suolo.
Ricorda la Corte di legittimità, che la precisa definizione di rifiuto accolta dal nostro ordinamento, alla luce della normativa europea in materia ambientale, ai sensi dell’art. 183, comma 1, lettera a) del D.Lgs. n. 152/2006, per cui deve intendersi per rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il produttore o il detentore si disfi o abbia deciso o abbia l’obbligo di disfarsi, non si basa sull’individuazione di elementi intrinseci, quanto piuttosto sull’indagine e l’accertamento, da parte dell’interprete, riguardo la generalità delle sostanze od oggetti e in assenza di previsioni normative che prevedano uno specifico obbligo, se la condotta del detentore integri il concetto di disfarsene o ne presupponga la volontà.
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Mauro Calabrese – “Tecnici 24” - 3 settembre 2015