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    La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti, qualificati dal CEPAS, FITA CONFINDUSTRIA, ANGQ, BSI, EARA, RiNA Industry, AICQ.
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    I nostri clienti si collocano nel settore del commercio, della produzione e dei servizi, oltre che tra gli Enti della Pubblica Amministrazione
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    Con la G.E.N.I. Srl collaborano Ingegneri Gestionali, Ingegnere Ambientale, Ingegnere Meccanico, Ingegnere Elettronico, Ragioniere Commercialista, Revisore Contabile, Agente e Rappresentante di Commercio, Tecnico competente in Rilevazioni Ambientali.
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Centri di trasformazione dell'acciaio - Certificazione di conformita del processo produttivo dei centri di trasformazione

Attenzione, è scaduto il 30 giugno 2009 il periodo transitorio del D.M. 14 gennaio 2008 per mettersi in regola con le Nuove Norme Tecniche per tutti i Centri di Trasformazione Presagomatori c.a.(ferraioli) e per le Officine di Carpenteria Metallica.

Come capire se si è un “Centro di trasformazione”.

Si definisce Centro di trasformazione un impianto esterno alla fabbrica e/o al cantiere, fisso o mobile, che riceve dal produttore di acciaio elementi base (barre o rotoli, reti, lamiere o profilati, profilati cavi, ecc…) e confeziona elementi strutturali direttamente impiegabili in cantiere, pronti per la messa in opera o per successive lavorazioni.

 

Presagomatori c.a.:

Esempio di chi RIENTRA:

- Coloro che ricevono il tondino all’esterno di un cantiere, in un impianto che può essere fisso o mobile e lo lavorano (tagliano, piegano, legano, assemblano…) rientrano nella definizione di Centro di trasformazione.

Esempio di chi NON RIENTRA:

- Coloro che ricevono direttamente in cantiere il tondino e all’interno di questo cantiere lo lavorano (tagliano, piegano, legano, assemblano…) non rientrano nella definizione di Centri di trasformazione.

Officine di Carpenteria Metallica:

Esempio di chi RIENTRA:

- Coloro che ricevono profili e/o lamiere all’esterno di un cantiere, in un impianto che può essere fisso o mobile e lo lavorano (tagliano, calandrano, saldano, assemblano…) per la produzione di lamiere grecate e profilati formati a freddo, i centri di prelavorazione di componenti strutturali, le officine di produzione di carpenterie metalliche, le officine di produzione di elementi strutturali di serie (es. strutture portanti, scale esterne di emergenza, ecc…) e le officine per la produzione di bulloni e chiodi, rientrano nella definizione di Centro di trasformazione.

Esempio di chi NON RIENTRA:

- Coloro che ricevono direttamente in cantiere i profili e/o le lamiere e all’interno di questo cantiere lo lavorano (tagliano, calandrano, saldano, assemblano…) non rientrano nella definizione di Centri di trasformazione. Non rientrano neppure coloro che costruiscono ringhiere, parapetti, scale metalliche da interno, scale a chiocciola ecc…, o comunque tutte le opere non strutturali.

Cosa fare per mettersi in regola se si e' un "centro di trasformazione"?

1. Avere un sistema di gestione della qualità UNI EN ISO 9001:2008 certificato da parte di un Organismo terzo indipendente, che opera in coerenza con la norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021:2006

2. Nominare il Direttore Tecnico dello stabilimento che opererà secondo il disposto dell’art. 64, comma 3, del DPR 380/01.

3. Dichiarare al Servizio Tecnico Centrale la propria attività.

Il Servizio Tecnico Centrale attesterà poi l’avvenuta presentazione della dichiarazione di cui sopra.

Tutti i prodotti forniti in cantiere dopo l’intervento di un trasformatore devono essere accompagnati da idonea documentazione che identifichi in modo inequivocabile il centro di trasformazione (logo o marchio) e dall'attestazione inerente le prove del controllo interno.

Attività Formative

Qualifica per Coordinatore della saldatura:

Il Decreto Interministeriale di approvazione delle Norme tecniche di costruzione – gennaio 2008 – richiede che le saldature siano eseguite con modalità e controlli ben precisi. Il progettista deve richiedere controlli e collaudi opportuni dando indicazione della tipologia e dell’estensione del controllo.

Obiettivi:

Fornire le conoscenze necessarie per realizzare una costruzione metallica saldata destinata ad usi strutturali nel campo edile, in conformità del D.M. 14/01/2008.

Contenuti:

I controlli sull'acciaio secondo le nuove Norme Tecniche per le Costruzioni:

- Responsabilità in saldatura, ruolo delle parti contraenti

- Normativa applicabile

- Rappresentazione grafica delle saldature nei disegni UNI EN 22553

- Concetto di saldatura

- Tecnologie della saldatura a tig, filo, elettrodo

- Metallurgia degli acciai

- Difetti nelle saldature e criteri di accettabilità in accordo alla ISO 5817

- Controlli non distruttivi e collaudi delle saldature

- Qualifica dei procedimenti di saldatura WPQR, WPS, WPQ

Qualifica per il Coordinatore della Saldatura

- ISO 3834 requisiti

- Riesame del contratto/capitolato tecnico

- Verifica applicazione WPS rispetto al progetto

- Stesura di un piano di controllo e fabbricazione

- Controllo dell’applicazione delle WPS in produzione

- Gestione dei controlli non distruttivi, visivi e dimensionali

- Taratura e gestione delle attrezzature coinvolte nella saldatura

COMPILAZIONE WPS DI PRODUZIONE

Obiettivi:

Con riferimento ai Centri di Trasformazione, completare la formazione del coordinatore di saldatura con particolare interesse alle WPS di produzione (istruzioni operative per la saldatura in officina) come richiesto dalla norma UNI EN ISO 3834 (punto 10.4), su materiali acciaio carbonio con i processi a filo e ad elettrodo

Contenuti:

- Norma UNI EN ISO 15609-1 (contenuti WPS)

- Norma UNI EN ISO 15614-1 (campi di validità dei procedimenti di saldatura WPQR)

- Redazione WPS di produzione in relazione ai campi di validità del procedimento di saldatura WPQR per i processi di saldatura più utilizzati (filo ed elettrodo)

ACCIAIO: QUALIFICA/RINNOVO PATENTINI DI SALDATURA AD ARCO ELETTRICO

Premessa

Il Decreto Interministeriale di approvazione delle Norme tecniche di costruzione – gennaio 2008 – richiede che le saldature siano eseguite con modalità e controlli ben precisi. Gli addetti alla saldatura devono quindi essere qualificati secondo la normativa europea.

Obiettivi

Il corso di formazione per "saldatore ad arco" mira a creare figure professionali che siano in grado di operare sia nel settore civile che industriale. La metodologia didattica dei corsi prevede lezioni teoriche con taglio prevalentemente applicativo. Il corso è finalizzato alla qualifica del patentino da saldatore.

Contenuti:

Metallurgia applicata alla saldatura

- Strutture di solidificazione

Difettologia dei giunti saldati

- La struttura metallurgica dei giunti saldati

- I difetti operativi

- I difetti metallurgici in saldatura

Tecnologia della saldatura

- Caratteristiche dell’arco elettrico e delle saldatrici

- Descrizione dei processi ad arco elettrico

Saldabilità

- La saldabilità degli acciai e loro classificazione

- Classificazione dei materiali d’apporto

Interpretazione dei disegni

- La normativa UNI EN 22553 (DISEGNI) “Giunti saldati e brasati. Rappresentazione simbolica delle saldature sui disegni”

Controlli diretti

- Cenni sui controlli non distruttivi in fabbricazione

Controlli indiretti

- Cenni sulla qualificazione dei saldatori

DIRETTORE TECNICO O ASSISTENTE DT, CONSULENTE CENTRI DI TRASFORMAZIONE DELL'ACCIAIO

Il 30 giugno 2009 è scaduto il periodo transitorio del D.M. 14 gennaio 2008 per mettersi in regola con le Nuove Norme Tecniche per i Centri di trasformazione (Presagomatori c.a. - Officine di lavorazione Carpenteria metallica). Per essere in regola vi sono alcune prescrizioni del Servizio Tecnico Centrale tra le quali la nomina del Direttore di Stabilimento

Obiettivi

Fornire nel dettaglio tutti i passi che il D.T. /Ass. DT / Consulente deve svolgere per mantenere efficiente il controllo del suo processo produttivo, la filiera delle lavorazioni (dall’acquisizione delle barre, lamiere, profilati, profilati cavi etc. fino alla fornitura in cantiere), le responsabilità che gli competono, le relazioni tra il Direttore Tecnico di Stabilimento e la Direzione Lavori, quale documentazione consegnare al cantiere, cosa scrivere nei DdT. etc. La formazione è a carattere volontario.

Destinatari:

Tutti coloro che hanno assunto o devono assumere il ruolo di “Direttore Tecnico di Stabilimento*” come richiesto dal Servizio Tecnico Centrale, operante secondo il disposto dell’art. 64, comma 3 del DPR 380/01, degli assistenti dei Direttori Tecnici.

Il Ruolo di Assistente alla Direzione Tecnica:

Nel caso di Organizzazioni dotate di una pluralità di centri di produzione, se il Direttore Tecnico nominato è una persona singola, egli potrà avvalersi, sotto la propria responsabilità, di uno o più collaboratori locali, formalmente a ciò nominati, che abbiano adeguata competenza tecnica per sorvegliare l’esecuzione del lavoro ed il disbrigo delle incombenze connesse ai controlli di lavorazione.

Contenuti:

- D.M. 14 Gennaio 2008 e Circolare 2 Febbraio 2009, n. 617 C.S.LL.PP.

- Documentazione richiesta dal Servizio Tecnico Centrale per l’istanza di qualificazione

- Approccio al Sistema di gestione della qualità ISO 9001 ed alla certificazione UNI EN ISO 3834:2006

- Responsabilità e gestione delle attività di saldatura da parte del Direttore Tecnico del centro di trasformazione

- Verifiche di progetto

- Requisiti tecnico-contrattuali

- Normative applicabili

- Realizzazione dei prodotti (fabbricazione)

- Materiali presagomati in c.a.

- Lavorazione degli elementi base di Carpenteria metallica (taglio, piega, smussi, saldature…)

- Collaudi finali

- Controllo visivo dimensionale

- Controlli non distruttivi (ultrasuoni, radiografie etc.)

- Controlli materie prime in ingresso

Prerequisiti Per Direttore Tecnico:

- Diploma tecnico o Laurea Tecnica con adeguata esperienza

QUALIFICA OPERATORI CND - METODO VT (2° livello-UNI EN 473)

Premessa:

Le Prove non Distruttive (P.N.D.), sono il complesso di esami, controlli e rilievi condotti impiegando metodi che non alterano il materiale e non richiedono la distruzione o l'asportazione di provini dalla struttura in esame.

La caratteristica fondamentale di questo tipo di prove è potere verificare i particolari in esame senza interferire sul materiale in prova.

Le Prove non Distruttive rappresentano quindi uno strumento irrinunciabile per il controllo finale de prodotto.

Nel caso poi dei particolari di sicurezza il controllo mediante Prove non Distruttive assicura la conformità dei prodotti.

Obiettivi:

Impartire al candidato le conoscenze tecnico/normative necessarie per eseguire esami di tipo VT su varie tipologie di materiali, semilavorati e prodotti finiti ed in particolare in conformità a procedure stabilite o riconosciute:

- Selezionare la tecnica da PND per il metodo di prova da utilizzare

- Definire i limiti di applicazione del metodo di prova

- Tradurre le norme e le specifiche PND in istruzioni PND

- Regolare e verificare le regolazioni delle apparecchiature

- Eseguire e sovrintendere a tutti gli incarichi propri di un livello 1

- Fornire assistenza al personale di livello 2 o minore

- Organizzare e redigere i rapporti PND

Destinatari:

Tecnici preposti al collaudo, Ufficio Qualità, Uffici Tecnici, Progettisti e a tutte le aziende che rientrano nella certificazione UNI 3834 che sono obbligate a formare un tecnico per i controlli visivi sulle saldature.

Contenuti:

- Principi dell’esame visivo

- Basi fisiche del metodo

- Fattori Ambientali

- Dispositivi ed Attrezzature

- Dispositivi di Visione Artificiale

- Procedure di riferimento

- Codici, Normative e Specifiche Tecniche

- Sicurezza e salute

- Applicazioni nell’industria metallurgica

- Applicazioni nell’ industria dell’energia

- Applicazioni nell’industria dei trasporti

- Applicazioni speciali

RINNOVO DELLA DOMANDA DEI CENTRI DI TRASFORMAZIONE AL STC ENTRO FEBBRAIO 2012

Entro febbraio 2012, ogni stabilimento attestato presso il Servizio Tecnico Centrale come centro di lavorazione/trasformazione elementi in legno strutturale, deve inviare al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici una lettera di conferma annuale dell'attività e, come specificato nella norma UNI EN 14081 al cap. 6.3.6, preoccuparsi di:

- Aggiornare le competenze del Direttore Tecnico e del personale preposto alla valutazione del materiale classificato

- Effettuare il controllo della taratura del misuratore di umidità (igrometro)

LA MARCATURA CE OBBLIGATORIA DEI PRODOTTI IN LEGNO DA COSTRUZIONE

La situazione attuale in tema di certificazione dei prodotti in legno da costruzione verte su due tematiche differenti: le certificazioni obbligatorie in quanto previste dalla legge e le certificazioni volontarie.

Le certificazioni obbligatorie in Italia sono previste dalle NTC DM 14.01.2008 e per i diversi prodotti sono già obbligatorie dal 01.07.2009.

Per il Legno Massiccio la norma di riferimento è la EN 14081-1: nessuna trave in legno massiccio può essere portata in cantiere se non conforme a questa norma, cogenza dal 1 Gennaio 2012.

Per il Legno Lamellare è necessario che i prodotti siano realizzati nelle aziende che hanno ricevuto la certificazione in conformità alla norma EN 14080, cogenza dal 1 Dicembre 2011.

Le aziende che acquistano le travi massicce o lamellari certificate ed effettuano delle lavorazioni nella propria fabbrica, centri di trasformazione, sono tenute a svolgere un corso di qualifica di direttore tecnico di produzione e richiedere al Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici la qualifica del Centro di Trasformazione del legno ad uso strutturale.

La direzione dei lavori è tenuta e respingere i materiali che non sono conformi alle norme sopra citate.


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La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti qualificati

La società esercita da diversi anni ed ha eseguito consulenze e progetti relative all'implementazione dei Sistemi Qualità, Ambiente, Sicurezza, progettazione Impianti Elettrici, Certificazione di Prodotti e Perizie Tecniche secondo le varie normative e leggi vigenti ( ISO 9000, ISO 14001, D.Lgs 81/08, legge 37/08 etc..)