Garanti privacy mondiali: la protezione dati si applica pienamente all’IA
Alla 47° edizione della Global Privacy Assembly presente anche l’Autorità italiana
L’intelligenza artificiale e le sue implicazioni per la tutela dei diritti e la protezione dei dati personali sono stati al centro dei lavori della 47° edizione della Global Privacy Assembly (GPA), che si svolta dal 15 al 19 settembre a Seoul. I lavori, ospitati dalla Personal Information Protection Commission della Corea del Sud, si sono articolati in sessioni aperte al pubblico, dedicate ai temi più attuali del dibattito, sessioni a porte chiuse riservate alle Autorità di protezione dati per il confronto regolatorio e l’adozione delle risoluzioni, e in eventi paralleli che hanno approfondito questioni emergenti.
Alla GPA 2025, che riunisce oltre 140 Autorità e agenzie di protezione dati e privacy a livello mondiale, ha partecipato anche una delegazione del Garante italiano, composta dalla Vice Presidente Ginevra Cerrina Feroni, e dai componenti del Collegio, Agostino Ghiglia e Guido Scorza.
I lavori si sono conclusi con l’approvazione di tre risoluzioni. La prima, che ha avuto co-sponsor il Garante italiano, affronta i rischi legati all’uso dei dati personali per l’addestramento dei modelli di IA.