La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti, qualificati dal CEPAS, FITA CONFINDUSTRIA, ANGQ, BSI, EARA, RiNA Industry, AICQ.
I nostri clienti
I nostri clienti si collocano nel settore del commercio, della produzione e dei servizi, oltre che tra gli Enti della Pubblica Amministrazione
Risorse Aziendali
Con la G.E.N.I. Srl collaborano Ingegneri Gestionali, Ingegnere Ambientale, Ingegnere Meccanico, Ingegnere Elettronico, Ragioniere Commercialista, Revisore Contabile, Agente e Rappresentante di Commercio, Tecnico competente in Rilevazioni Ambientali.
1
2
3
Lavoro, il Garante privacy sanziona un’azienda per questionari post-malattia
Scritto il
Il Garante per la protezione dei dati personali ha applicato una sanzione di 50mila euro ad un’azienda del settore automotive per aver gestito in modo scorretto le informazioni dei propri dipendenti, incluse quelle sulla salute.
Il provvedimento è scattato a seguito di una segnalazione sindacale, che ha evidenziato una pratica diffusa all’interno dell’azienda: dopo assenze per malattia, infortunio o ricovero, i lavoratori venivano sottoposti a un colloquio accompagnato da un questionario. Il documento, compilato da un diretto responsabile, veniva poi trasmesso all’Ufficio Risorse Umane che con il responsabile e/o con il medico competente valutava, in base a quanto rappresentato dall’azienda, eventuali iniziative a tutela della salute dei lavoratori, ad esempio modificando la postazione di lavoro o intervenendo sulle relazioni lavorative.
Data breach, il Garante sanziona Poste Vita per 80mila euro
Scritto il
Misure di sicurezza inadeguate e comunicazione tardiva della violazione
Il Garante privacy ha sanzionato per 80mila euro Poste Vita, la società di investimenti e assicurazioni di Poste Italiane per non aver adottato misure tecniche e organizzative adeguate a garantire la sicurezza dei dati di una cliente. Tardiva anche la comunicazione del data breach all’Autorità, che doveva essere notificato ai sensi del Regolamento europeo, entro 72 ore dall’appresa conoscenza della violazione.
Il procedimento ha preso avvio dal reclamo di una cliente di Poste Vita che lamentava la comunicazione illecita di dati personali a un soggetto terzo non autorizzato che li aveva poi utilizzati nell’ambito di un procedimento giudiziario. I dati si riferivano a tre polizze vita di cui la reclamante era titolare.
Videosorveglianza, il Garante privacy scrive a Confcommercio: attenzione agli abusi
Scritto il
Troppi negozi utilizzano telecamere invasive e senza garanzie
Il Garante per la protezione dei dati personali ha inviato una lettera al presidente di Confcommercio-Imprese per l’Italia, Carlo Sangalli, per segnalare l’uso improprio, sempre più diffuso, dei sistemi di videosorveglianza nei negozi e sollecitare interventi concreti per prevenirne gli abusi, tutelare la privacy e avviare forme di collaborazione efficaci contro il fenomeno. L’intervento del Garante fa seguito alle numerose segnalazioni emerse dai controlli effettuati da Forze dell’ordine, Nucleo tutela privacy della Guardia di Finanza e Polizia locale, che hanno portato a sanzioni, anche di migliaia di euro, nei confronti di esercizi commerciali che utilizzavano sistemi di videosorveglianza non conformi alla normativa privacy.
G7 Privacy: azioni comuni per un ambiente digitale più sicuro
Scritto il
Concluso a Ottawa, il vertice delle Autorità di protezione dei dati dei 7 Grandi
Promuovere la fiducia nell'economia digitale e sostenere l'innovazione nel rispetto della privacy e della protezione dei dati personali. È questo l’impegno condiviso dalle Autorità di protezione dei dati personali con la Dichiarazione approvata a conclusione del G7 Privacy che si è svolto in Canada il 17, 18, 19 e 20 giugno. Secondo i Garanti le azioni comuni intraprese contribuiranno a creare un ambiente digitale più sicuro per il futuro. Il trattamento dei dati dovrebbe essere progettato per servire l'umanità, per questo le Autorità incoraggiano sviluppatori e innovatori a riflettere sui contenuti della dichiarazione approvata a Ottawa. Inoltre, dando seguito al Piano d’azione adottato al G7 di Roma nel 2024, le Autorità invitano a promuovere un’innovazione responsabile e a proteggere i minori, dando priorità alla privacy. “I bambini vogliono e hanno il diritto di essere cittadini digitali attivi – sostiene la dichiarazione – e meritano una protezione forte e adeguata, che tenga conto dei loro interessi e permetta loro di partecipare pienamente al mondo digitale”.
Nel corso del vertice, inoltre, è stato dato conto delle attività dei tre gruppi di lavoro del G7 privacy: Libera e responsabile circolazione dei dati (DFFT), Tecnologie emergenti e intelligenza artificiale e Cooperazione per l’attuazione di regole comuni. L’obiettivo è l’adozione a dicembre, nel corso di una riunione programmata, dei restanti documenti sui temi affrontati, che riguardano tra gli altri: le procedure per rendere operativa la DFFT in un contesto globale; l’uso responsabile dei dati nei dispositivi smart home; la definizione di un modello condiviso di applicazione della normativa sulla protezione dei dati.
Il Collegio del Garante italiano, rappresentato dal presidente Pasquale Stanzione, dalla vicepresidente Ginevra Cerrina Feroni e dai componenti Agostino Ghiglia e Guido Scorza, ha partecipato attivamente a tutti i tavoli di lavori, alle discussioni collegiali, con interventi e dichiarazioni, oltre agli eventi collaterali del G7, in tema di tecnologie per il rafforzamento e il miglioramento della privacy (PETs) e al Privacy Symposium finale sulle prospettive della protezione dei dati personali nell’era digitale.
In particolare, la prof.ssa Cerrina Feroni, nell’ambito dell’evento svoltosi il 16 e il 17 giugno organizzato dall’Ocse, dal Governo canadese e dall’Agenzia per l’innovazione digitale giapponese, ha tenuto una relazione sul ruolo delle Autorità di protezione dati personali nella promozione delle PETs, alla quale si sono aggiunte le riflessioni nel dibattito presentate dal dott. Ghiglia.
Marketing: il Garante sanziona per 45mila euro una società di rivendita auto online
Scritto il
E-mail senza consenso e mancato controllo sulla filiera dei partner
Il Garante privacy ha comminato una sanzione di 45mila euro a un rivenditore di auto online per trattamento illecito di dati personali ai fini di marketing.
Il procedimento trae origine dal reclamo di un cliente che lamentava la ricezione di numerose e-mail indesiderate e il mancato riscontro alle richieste di esercizio dei diritti sanciti dal Regolamento. Nel reclamo, l’interessato precisava di aver ricevuto i messaggi da indirizzi e-mail sempre diversi, facenti capo a partner promozionali della società di cui ignorava l’esistenza. Numerosi gli illeciti riscontrati. In particolare, il Garante ha accertato che la società non aveva disciplinato correttamente i rapporti con i partner pubblicitari che potevano così trattare i dati dei clienti senza alcun controllo e in violazione della normativa privacy. Il rivenditore di auto avrebbe infatti dovuto adottare misure tecniche e organizzative adeguate a garantire, ed essere in grado di dimostrare, che i trattamenti effettuati da terzi, fossero conformi al Regolamento e che l'interessato avesse prestato il proprio consenso alla ricezione di messaggi pubblicitari. Al riguardo, il Garante ribadisce che tra le misure minime che i titolari del trattamento devono adottare vi è l’acquisizione dei consensi in modalità double opt-in, un processo che richiede agli utenti di confermare due volte la propria intenzione di iscriversi a contenuti promozionali, garantendo così maggiori tutele sia per gli interessati che per i titolari.
La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti qualificati
La società esercita da diversi anni ed ha eseguito consulenze e progetti relative all'implementazione dei Sistemi Qualità, Ambiente, Sicurezza, progettazione Impianti Elettrici, Certificazione di Prodotti e Perizie Tecniche secondo le varie normative e leggi vigenti ( ISO 9000, ISO 14001, D.Lgs 81/08, legge 37/08 etc..)