La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti, qualificati dal CEPAS, FITA CONFINDUSTRIA, ANGQ, BSI, EARA, RiNA Industry, AICQ.
I nostri clienti
I nostri clienti si collocano nel settore del commercio, della produzione e dei servizi, oltre che tra gli Enti della Pubblica Amministrazione
Risorse Aziendali
Con la G.E.N.I. Srl collaborano Ingegneri Gestionali, Ingegnere Ambientale, Ingegnere Meccanico, Ingegnere Elettronico, Ragioniere Commercialista, Revisore Contabile, Agente e Rappresentante di Commercio, Tecnico competente in Rilevazioni Ambientali.
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Ok del Garante Privacy alla nuova Carta della cultura
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Parere favorevole del Garante per la protezione dei dati personali alle nuove disposizioni attuative per la Carta della cultura, che sostituisce il Bonus 18app.
La Carta della cultura è stata istituita nell’ambito della legge 15 del 2020 per contrastare la povertà educativa e la promozione e il sostegno della lettura.
Si tratta di una carta elettronica di importo nominale di 100 euro, utilizzabile entro un anno dal rilascio da cittadini italiani e stranieri residenti nel territorio nazionale ed appartenenti a nuclei familiari economicamente svantaggiati per l'acquisto di libri, prodotti e servizi digitali.
Con il nuovo decreto ministeriale sottoposto al Garante, si prevede, per la realizzazione della Carta della cultura, il riuso delle “applicazioni software 18app”, con analoghi trattamenti di dati personali, che comportano anche il riutilizzo dei dati degli esercenti già raccolti nell’ambito dell’iniziativa, consentendo però a questi ultimi di richiedere la cancellazione dall’elenco.
Decreto trasparenza e lavoro: le prime indicazioni del Garante
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Al via il tavolo di confronto con Ministero e Ispettorato Nazionale del Lavoro
Maggiori controlli e rigorose garanzie per l’utilizzo di sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzato nel rapporto di lavoro, pubblico e privato. Conciliare il rispetto del Gdpr con il Decreto Trasparenza. Supportare i datori di lavoro nella corretta applicazione della nuova normativa.
Queste le prime indicazioni, fornite dal Garante per la privacy nella comunicazione inviata al Ministero del Lavoro e all’Ispettorato Nazionale del Lavoro in risposta ai numerosi quesiti ricevuti da PA e imprese.
Nella nota, il Garante ha inoltre manifestato la propria disponibilità ad avviare un tavolo di confronto volto a definire una corretta interpretazione delle norme introdotte dal cosiddetto Decreto Trasparenza.
Il decreto, che si applica ai contratti di tipo subordinato e ad altre forme di lavoro, ha introdotto, tra l’altro, l’obbligo per il datore di lavoro di informare adeguatamente i lavoratori nel caso utilizzi sistemi decisionali o di monitoraggio automatizzati ai fini della assunzione o del conferimento dell'incarico, o per altre attività collegate al rapporto di lavoro e alla sua gestione.
Whistleblowing: sì del Garante privacy al recepimento della direttiva Ue
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Parere favorevole del Garante privacy sullo schema di decreto legislativo che dà attuazione alla direttiva (UE) 2019/1937 del Parlamento europeo e del Consiglio, la cd. direttiva whistleblowing.
Lo schema di decreto riconduce ad un unico testo normativo la disciplina relativa alla tutela delle persone che segnalano violazioni di norme, tra le quali quelle in materia di protezione dati, di cui siano venute a conoscenza in ambito lavorativo, sia pubblico che privato. Dall’ambito di applicazione del decreto sono escluse contestazioni o rivendicazioni di carattere personale nei rapporti individuali di lavoro o di impiego pubblico e le segnalazioni di violazioni in materia di sicurezza nazionale o di appalti relativi ad aspetti di difesa o sicurezza nazionale.
Sanità: Garante sanziona tre Asl friulane per uso algoritmo
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Il Garante per la privacy ha sanzionato tre Asl friulane [doc. web n. 9844989, 9845156, 9845312] che, attraverso l’uso di algoritmi, avevano classificato gli assistiti in relazione al rischio di avere o meno complicanze in caso di infezione da Covid-19.
Le Asl avevano elaborato i dati presenti nelle banche dati aziendali allo scopo di attivare nei confronti degli assistiti opportuni interventi di medicina di iniziativa e individuare per tempo i percorsi diagnostici e terapeutici più idonei.
Nel corso dell’istruttoria dell’Autorità, che si era mossa dopo la segnalazione di un medico, è infatti emerso che i dati degli assistiti erano stati trattati in assenza di una idonea base normativa, senza fornire agli interessati tutte le informazioni necessarie (in particolare sulle modalità e finalità del trattamento) e senza aver effettuato preliminarmente la valutazione d'impatto prevista dal Regolamento Ue in materia di protezione dati.
HIV: Garante, referto disponibile nel FSE solo dopo l’incontro tra medico e paziente
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Lo prescrive la legge n.135 del 1990, non la normativa sulla privacy
Il referto sull’HIV può essere inserito nel Fascicolo sanitario elettronico (Fse) solo dopo che il medico ha comunicato di persona all’interessato l’esito dell’esame. Lo ha ribadito il Garante per la protezione dei dati personali in una FAQ pubblicata sul proprio sito web.
L’Autorità ricorda che è la legge 135/1990 sulla lotta all’Aids a stabilire che la comunicazione dei risultati degli accertamenti diagnostici per una patologia così delicata venga data esclusivamente alla persona a cui sono riferiti gli esami, e alla quale va garantita la massima tutela.
Una volta soddisfatta l’esigenza di intermediazione tra medico e paziente, il referto sull’HIV può essere reso disponibile all’interessato tramite il FSE, al pari di ogni altro referto.
La G.E.N.I. S.r.l. è una società con sede a Palermo formata da professionisti qualificati
La società esercita da diversi anni ed ha eseguito consulenze e progetti relative all'implementazione dei Sistemi Qualità, Ambiente, Sicurezza, progettazione Impianti Elettrici, Certificazione di Prodotti e Perizie Tecniche secondo le varie normative e leggi vigenti ( ISO 9000, ISO 14001, D.Lgs 81/08, legge 37/08 etc..)